Non esiste una protesi ideale in assoluto, ma valutiamo caso per caso la protesi che fa per te. 

Nella mastoplastica additiva l’accesso che noi preferiamo è quello a livello del solco mammario, in quanto ci consente una dissezione più agevole permettendoci di non ledere la ghiandola mammaria

Un idoneo reggiseno contenitivo post-operatorio.

E’ del tutto normale sentire il seno teso, duro e gonfio dopo una mastoplastica e queste percezioni persistono per qualche giorno. Il gonfiore passerà completamente dopo circa un mese, ma può essere necessario anche più tempo prima di poter apprezzare la morbidezza delle protesi: in genere ci vogliono 6-12 mesi perché il risultato possa considerarsi definitivo e soddisfacente al 100%

Non potrai dormire a pancia in giù, non sollevare nulla che pesi di più di una bottiglia d’acqua da un litro, fare pressione sulla fascia muscolare dei pettorali e sulle ascelle. 

È preferibile non mettersi alla guida di auto o scooter per una decina di giorni. L’attività fisica intensa potrà essere ripresa dopo circa 30 giorni dall’intervento.

Ti suggeriamo di riprendere i rapporti non prima di quattro settimane. Nelle prime settimane infatti le protesi devono assestarsi e i tessuti devono guarire al meglio.

Il momento migliore dell’anno per pianificare un intervento di aumento di volume mammario è quello compreso tra l’autunno e la primavera. E’ vero che in estate potresti sfruttare le vacanze per riposare e vivere la convalescenza, ma il caldo eccessivo potrebbe causare disagio per i bendaggi e le medicazioni compressive. Inoltre l’esposizione al sole va evitata nel primo periodo dopo l’intervento.

Fino a qualche anno fa si diceva che le protesi avevano una durata di circa dieci anni e trascorso questo tempo era necessario sostituirle. Le moderne protesi in silicone non hanno una scadenza, ma è importante sottoporsi a regolari controlli per verificarne la tenuta e la stabilità. Sostituire le protesi non è obbligatorio se esse mantengono la loro integrità. Spesso è la paziente stessa che, trascorsi parecchi anni, desidera sostituirle per motivi estetici. Infatti col tempo l’organismo si modifica, cambia la qualità della pelle, la ghiandola mammaria tende ad atrofizzarsi ed una protesi messa ad esempio ad una ragazza di 30 anni può non piacere più alla stessa donna alla soglia dei 50 anni. Le uniche condizioni in cui è “obbligatorio” sostituire le protesi è quando si instaurano delle complicanze post-operatorie, e in particolare la contrattura capsulare.

Questo fenomeno consegue alla proliferazione esagerata della capsula periprotesica, la membrana cicatriziale che si forma attorno alle protesi dopo una mastoplastica additiva e che le separa dai tessuti circostanti. La formazione della capsula è perfettamente normale, ma diventa un problema quando si ispessisce troppo e tende ad incarcerare la protesi al suo interno. Questa condizione, che ha una bassissima incidenza utilizzando le protesi di ultima generazione, dà luogo ad un indurimento e a una deformazione del seno determinati proprio dalla capsula che stringe tenacemente la protesi, modificandone l’aspetto estetico.

Si, è possibile ma preferiamo non eseguirla. Infatti per poter fare una mastoplastica in anestesia locale è necessario infiltrare alte dosi di anestetico a livello del seno che ne alterano la forma ed i piani anatomici. Le moderne tecniche anestesiologiche sono sicure per quanto riguarda l’anestesia generale e, per le pazienti che proprio non vogliono dormire, il nostro anestesista è un grande esperto dei blocchi nervosi selettivi. 

Si, ma noi non la eseguiamo. Operare in ambulatorio significa non poter controllare la paziente nell’immediato post-operatorio (le dimissioni infatti devono essere immediate in regime ambulatoriale). Eseguiamo la mastoplastica additiva sempre all’interno di una struttura di altissimo livello, la Clinica Lucina di Catania, mentre preferiamo eseguire all’interno nostro ambulatorio chirurgico interventi meno delicati e che non necessitano di un follow up a breve termine. Questo sempre con l’obiettivo di garantire elevati standard in termini di sicurezza.