La diastasi dei retti è una condizione comune nelle donne che hanno avuto una o più gravidanze. Essa consegue alla separazione del lato destro da quello sinistro del retto dell’addome (un muscolo che copre la superficie anteriore dell’area dell’addome). La crescita dell’utero durante la gravidanza, infatti, crea talmente tanta pressione internamente all’addome che i muscoli retti si allungano, migrando verso l’esterno e separandosi nella loro parte mediana.
Dopo quante gravidanze si verifica?
Spesso, le donne che hanno avuto più gravidanze sviluppano la diastasi dei retti a causa del ripetuto allargamento di questi muscoli in un periodo ridotto. Altre donne, con tessuti muscolari più delicati, possono sviluppare questo problema già dopo una sola gravidanza.
Cosa causa la diastasi addominale?
La condizione è caratterizzata da un gonfiore che dalla parte inferiore dello sterno raggiunge l’ombelico e continua fino all’area pubica. La sua entità aumenta con la contrazione muscolare addominale (ad esempio sollevando le gambe a pancia in su oppure con i colpi di tosse) ed è più evidente nella zona intorno all’ ombelico. L’ampiezza della separazione muscolare è in genere compresa tra i due e i cinque centimetri.
Sebbene la diastasi addominale sia solitamente descritta come una separazione muscolare, il problema principale riguarda il rivestimento, chiamato fascia, che tiene uniti i muscoli addominali. Questo tessuto, se viene trazionato per un periodo lungo come i 9 mesi di una gravidanza, modifica la sua forma ed elasticità in modo permanente. Questo è il motivo per cui anche se ci si allena con una quantità enorme di esercizi addominali, non è possibile correggere la diastasi addominale. Si ritiene, inoltre, che la diastasi sia anche conseguenza degli effetti cumulativi degli ormoni materni, oltre che del notevole aumento di peso che può verificarsi durante la gravidanza.
E’ una condizione rara?
Fino al 70 % di tutte le donne durante la gravidanza manifestano un certo grado di separazione muscolare nel terzo trimestre o nell’immediato periodo post-partum. Questo è naturale e di solito si risolve spontaneamente. La forma permanente di diastasi è molto meno frequente (colpisce dal 10 al 15% delle donne) e di solito si verifica nelle donne che hanno avuto 2 o più gravidanze o hanno partorito neonati di peso superiore a 4 chili.
Che problemi può causare?
Tutti i muscoli addominali sono collegati nella regione centrale, il che significa che l’allargamento che si verifica con la diastasi dei retti può condurre ad una riduzione della forza e delle prestazioni muscolari complessive.
La diastasi addominale può minare l’autostima del paziente oltre che a causare problemi fisici. Senza intervento chirurgico di ricostruzione della parete addominale, la diastasi può portare alla formazione di ernie, alterata postura, mal di schiena e protrusione degli organi addominali.
Qual’è il trattamento della diastasi dei muscoli retti dell’addome?
Se è presente la diastasi addominale, si possono utilizzare punti di sutura permanenti per riunire i muscoli, riportandoli nella loro corretta posizione anatomica in modo che siano in grado di dare continenza alla parete addominale.
Se la parete addominale rimane poco tonica dopo che i muscoli sono suturati, si potranno trattare anche i muscoli più laterali della parete utilizzando suture ulteriori che possono essere eseguite trasversalmente. Questa tecnica riduce le dimensioni del girovita della paziente oltre a migliorarne la definizione del corpo.
Tale metodica è detta plicatura dei retti addominali ed è solitamente una delle parti fondamentali dell’intervento di chirurgia plastica chiamato addominoplastica.
Tramite l’addominoplastica, il chirurgo è in grado di ritensionare la parete addominale e di eliminare l’eventuale pelle in eccesso.
L’intervento prevede una prima fase in cui viene eseguita un’incisione nella parte inferiore dell’addome, con una cicatrice che risulterà poi nascosta dallo slip e quindi non visibile. A questo punto, il tessuto cutaneo e sottocutaneo vengono sollevati dalla fascia dei muscoli retti che viene esposta fino alla parte superiore dell’addome creando un tunnel con il quale la diastasi tra i muscoli potrà essere corretta con una sutura.
Una volta calcolata la quantità di pelle in eccesso, si può procedere alla rimozione di quest’ultima e alla chiusura per strati dei tessuti.
L’addominoplastica è un intervento chirurgico che dura circa 3 ore e viene eseguito in anestesia generale da uno specialista in chirurgia plastica ricostruttiva.
Dott. Aldo Majani – Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica
Ambulatorio Chirurgico MIAS – Catania